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Il medico del lavoro e le visite mediche ai dipendenti: una prospettiva alternativa

Il medico del lavoro ha tra i suoi compiti principali la valutazione del lavoratore tramite le visite mediche aziendali.

visite mediche aziendali

visite mediche aziendali

In questo articolo proponiamo una panoramica dal punto di vista del medico del lavoro in un contesto moderno.

Lo scopo finale delle visite mediche aziendali è fondamentalmente lo stesso del medico del lavoro: tutelare la salute dei dipendenti che sono esposti a rischi specifici nell’ambito del proprio lavoro in azienda. La valutazione viene fatta incrociando i dati di due rilevazioni: le caratteristiche dell’ambiente di lavoro e le caratteristiche fisiche del lavoratore.

 

Visita del lavoratore da parte del medico

Per il medico del lavoro, la visita aziendale è una visita preventiva che ha come obiettivo valutare se il lavoratore sia fisicamente adatto alla mansione assegnatagli. Con la visita medica ai dipendenti, il medico del lavoro deve quindi valutare eventuali rischi per la salute del soggetto tramite tutti gli esami e accertamenti che il medico del lavoro riterrà necessari. La natura e la quantità di questi esami dipendono certamente dal medico del lavoro ma anche dalla tipologia di mansione e dal contesto lavorativo in cui il lavoratore deve svolgere la propria attività.

Ad esempio, nel caso di lavoratori adibiti a mansioni comportanti particolari rischi per terzi (es. addetti alla guida di muletti o altri mezzi pesanti), il medico del lavoro può includere nella visita medica la ricerca di sostanze stupefacenti. Nel caso di lavoro d’ufficio, solitamente il medico del lavoro si limita a includere uno screening visivo o una valutazione oculistica.

 

Tipologie alternative di visite mediche ai dipendenti

Esistono altre tipologie di visita medica aziendale in cui il medico del lavoro è direttamente coinvolto.

Nelle visite mediche periodiche, il medico del lavoro controlla lo stato di salute del lavoratore e ne monitora l’idoneità alla mansione. Lo stesso medico del lavoro stabilisce la frequenza delle visite sulla base delle indicazioni previste dalla norma o in funzione della valutazione del rischio. Il medico del lavoro può richiedere una visita aziendale anche nel caso che il lavoratore cambi mansione, per verificare l’idoneità dell’individuo alle nuove caratteristiche del lavoro, oppure nel caso di ripresa del lavoro: se il lavoratore manca dal luogo di lavoro per motivi di salute per oltre 60 giorni, il medico del lavoro deve assicurarsi che la persona mantenga le condizioni di salute adeguate.

Capita inoltre che il medico del lavoro debba confrontarsi con una richiesta di visita medica da parte del lavoratore stesso, che potrebbe ritenere che le mansioni assegnategli o le caratteristiche dell’ambiente di lavoro comportino un rischio per la propria salute. Infine, in alcuni casi il medico del lavoro deve eseguire una visita a seguito della cessazione del rapporto di lavoro.

Risultati della visita medica al dipendente

Ognuna delle visite aziendali sopra elencate ha come conclusione un giudizio da parte del medico del lavoro che può declinarsi nei seguenti modi: idoneità, idoneità parziale (temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni), inidoneità temporanea, inidoneità permanente.

Visite mediche aziendali: in cosa consistono, ogni quanto si fanno

Le visite mediche aziendali sono una risorsa, una precauzione per garantire la salute psico-fisica dei propri dipendenti.

Più spesso, le visite aziendali sono un obbligo previsto dal legislatore ed inserito all’interno della sorveglianza sanitaria. Ne parliamo qui, fornendo informazioni esaustive sulla natura delle visite, sulle tempistiche e sulla questione dell’obbligatorietà.

Cosa sono le visite mediche aziendali e quando sono obbligatorie

L’espressione visite mediche aziendali, per quanto sia diffusa e ormai di dominio comune, è in realtà gergale. Essa fa riferimento alle visite mediche ai dipendenti dell’azienda. Il medico competente del lavoro, è il professionista che collabora con il datore di lavoro al fine di tutelare la salute psicofisica dei lavoratori come previsto in medicina del lavoro.

Pur essendo sempre consigliata, solo in alcuni casi la presenza del medico del lavoro è obbligatoria. Nello specifico, quando le attività comprendono la movimentazione manuale di carichi, l’uso massiccio degli arti superiori, l’uso di un videoterminale per oltre 20 giorni a settimana, l’esposizione ad agenti pericolosi (polveri, elementi chimici/biologici/cancerogeni etc.).

Sono sottoposte all’obbligo di nomina del medico del lavoro anche le società che richiedono attività notturne, in quota e una postura fissa e/o incongrua.

La normativa di riferimento è l’articolo 41 del Decreto Legislativo n.81 del 2008.

Il compito del medico del lavoro è duplice. Da un lato redige il protocollo di sorveglianza sanitaria, che consiste principalmente nella decisione circa le tipologie di visite mediche da somministrare e la loro cadenza. Dall’altro lato, esegue le visite mediche.

Ma in cosa consistono le visite mediche? Per rispondere a questa domanda, è propedeutico distinguere tra le tipologie di visite mediche che il medico del lavoro esegue.

  • Visite mediche di idoneità. Lo scopo di queste visite è verificare il possesso dei requisiti psico-fisici del lavoratore rispetto alle mansioni che deve svolgere. Tale visita viene somministrata in occasione dell’assunzione ma anche a ogni cambio sensibile e significativo di mansione. Viene somministrata anche a seguito di un periodo di malattia più o meno lungo (di norma superiore ai 60 giorni).
  • Visite mediche periodiche. Sono le visite che, a prescindere dalle condizioni dei lavoratori e dai cambiamenti di mansione, il medico somministra nell’ambito della normale sorveglianza sanitaria.
  • Visite mediche a discrezione. Il medico del lavoro può decidere in autonomia di somministrare visite mediche quando ne intravede la necessità o su richiesta del lavoratore.

Che cosa prevede la visita aziendale del medico del lavoro

Non esiste un protocollo unico circa le visite del medico del lavoro, o visite mediche aziendali che dir si voglia. In realtà, esse dipendono dalle mansioni che i lavoratori svolgono e, in generale, dalle attività richieste in azienda.

Per esempio, la visita medica per un addetto alla vigilanza è sempre diversa dalla visita medica per un addetto alla logistica. Nel primo caso, infatti, la mansione richiede soprattutto buone prestazioni uditive-visive. Nel secondo caso, la mansione richiede anche l’assenza di patologie a carico delle articolazioni.

Le analisi più frequenti, però, sono:

  • Esami radiologici,
  • Elettrocardiogramma,
  • Esame audiometrico,
  • Esame oculistico,
  • Analisi del sangue e delle urine.

Ogni quanto tempo il medico del lavoro esegue le visite

La normativa a tal proposito è chiara. Tuttavia, non è stringente, e infatti lascia un sufficiente margine di discrezione al medico del lavoro.

Di base, le visite di idoneità, essendo una tantum, vanno somministrate ogni volte che ve n’è necessità (nuova assunzione, cambio mansione, ritorno da un periodo di malattia).

Le visite periodiche, invece, se si escludono alcune eccezioni, vanno somministrate una volta all’anno. Il medico del lavoro può però derogare a questa regola, se ritiene necessario – per esempio – una cadenza più ravvicinata, che preveda visite mediche ogni sei mesi, ogni nove mesi etc.

L’impegno del dott. Bastianello

Il dott. Augusto Bastianello è un medico del lavoro da trent’anni. Esercita nella Provincia di Milano e nella Provincia di Pordenone, occupandosi di imprese, aziende, società. Vanta una lunga esperienza sia come medico del lavoro di piccole imprese, sia come medico del lavoro di grandi realtà come RCS Media Group e Pelikan.

La sua missione è tutelare i lavoratori da un lato, permettere ai datori di lavoro di agire nel rispetto della normativa (ed evitare così sanzioni molto gravose) dall’altro.

Il dott. Augusto Bastianello non si occupa di consulenze a privati.

La sua attività comprendono solo ed esclusivamente il servizio alle imprese, alle aziende e alle società che hanno necessità di nominare un medico del lavoro

 

Quando l’azienda è tenuta ad avere sorveglianza sanitaria?

Al medico competente spetta la sorveglianza sanitaria, cioè la valutazione periodica medica dei lavoratori esposti a determinati rischi, con l’obiettivo di proteggere la salute e prevenire le malattie correlate al lavoro.

La sorveglianza sanitaria si rende necessaria in presenza dei seguenti fattori di rischio:

  • uso di videoterminale
  • movimentazione manuale di carichi
  • rumore
  • uso di sostanze chimiche o cancerogene
  • vibrazioni
  • campi elettromagnetici
  • radiazioni
  • microclima
  • amianto
  • rischio biologico
  • lavoro notturno
  • silicosi ed asbestosi
  • movimenti ripetuti degli arti superiori
  • uso del carrello elevatore
  • uso dell’auto aziendale

Il medico competente effettua le visite mediche ed esprime i giudizi di idoneità alla mansione.

Le visite mediche consistono in:

  • Visita Preventiva
  • Visita periodica
  • Visita Straordinaria
  • Visita alla cessazione del rapporto di lavoro
  • Visita al rientro al lavoro dopo un periodo di assenza per malattia per almeno 60 giorni.

Le visite mediche nel dettaglio..

  • Visita Preventiva
    Ha lo scopo di stabilire se le condizioni di salute del lavoratore gli consentono di essere esposto ai rischi presenti nella sua mansione e sul suo luogo di lavoro. La visita preventiva deve essere effettuata prima che il lavoratore inizi a lavorare e può essere fatta in fase preassuntiva, prima che si siano concluse le pratiche burocratiche dell’assunzione.
  • Visita periodica
    La visita periodica è svolta al fine di controllare che l’esposizione a determinati rischi non abbia prodotto dei danni ovvero abbia provocato l’insorgenza di malattia;
    confermare l’idoneità del lavoratore a svolgere la sua mansione.
  • Visita Straordinaria
    La visita straordinaria è richiesta dal lavoratore stesso quando ritiene di avere dei disturbi provocati dal lavoro.

Il giudizio di idoneità

Come si può facilmente intuire, il giudizio di idoneità, riguarda l’idoneità di un lavoratore a sopportare lo specifico rischio lavorativo, laddove per rischio lavorativo si intende non solo i rischi propri della mansione, ma anche il modo con cui viene svolto il lavoro in quel determinato ambiente.

È necessario verificare la compatibilità tra le condizioni psico-fisiche di un soggetto ed un particolare lavoro comportante esposizione.

Il giudizio di idoneità deve essere consegnato in forma scritta al lavoratore, il quale se non lo condivide può fare ricorso al servizio pubblico di medicina del lavoro della ASL competente entro 30 giorni.

Il datore di lavoro dovrà attenersi a quanto deciso dalla commissione ASL.

 

Tipi di giudizio di idoneità

I tipi di giudizio di idoneità possono essere:

  • Idoneo alla mansione specifica
  • Idoneo con prescrizione o limitazioni
    Idoneo con prescrizioni o limitazioni (il lavoratore può svolgere la sua mansione ma con particolari accorgimenti, come evitare alcune manovre o alcune fasi dell’attività lavorativa o riducendo il ritmo di lavoro o adottare mezzi di protezione individuali).
  • Temporaneamente non idoneo alla mansione specifica
    Questo giudizio indica che le condizioni di salute che non consentono di adibire il lavoratore alla sua mansione sono sollo temporanee cioè è previsto un miglioramento nel tempo.
  • Non idoneo
    Il medico competente ritiene che le condizioni cliniche del lavoratore non gli consentono di svolgere la mansione per la quale è stato assunto. In questo caso il datore di lavoro deve adibire il dipendente ad altra mansione: se non ci sono mansioni alternative, la non idoneità può essere causa di licenziamento.