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Rumore in ambiente di lavoro e Trauma Acustico

Traumi acustici sul luogo di ​ lavoro: il medico ​ specializzato e la prevenzione di danni all’udito dovuti all’esposizione a rumori molto forti.

Sordità professionale, o come viene descritta dai ​ medici del lavoro​, ipoacusia. I disturbi dell’udito hanno origini antiche: con l’invenzione del cannone, cominciarono a manifestarsi i primi casi.

In breve ci si accorse che l’esposizione prolungata a suoni intensi poteva causare danni a lungo termine. I problemi non fecero che aggravarsi con la rivoluzione industriale, anche alla luce del fatto che per decenni gli operai non furono tutelati dalla figura del ​medico del lavoro​.

Trauma Acustico: gli studi scentifici

I primi studi approfonditi sui traumi acustici in ambito lavorativo, ancora oggi oggetto di studio dai ​ medici del lavoro​, risalgono agli anni Settanta.

Iin particolare, lo studio di Baughn analizzò oltre seimila audiogrammi, tracciando le basi di quella che sarebbe diventata la valutazione del rischio professionale. Lo studio di Johnson e Harris, di pochi anni successivo, ha dimostrato come il 36% della popolazione lavorativa esposta a un rumore di 95 decibel presentasse una perdita uditiva di oltre 25 decibel alle frequenze critiche per la voce parlata (500, 1000, 2000 Hz) dopo almeno due decenni di esposizione.

Trauma Acustico: il compito del medico del lavoro

Il compito del ​ medico del lavoro ​ prevede anzitutto la valutazione del rischio nei luoghi di lavoro. Il medico ​ deve quindi valutare le condizioni dell’ambiente rilevando le eventuali fonti di rumore e fornendo sistemi di prevenzione sicuri e concreti.

Nel particolare, il ​ medico del lavoro ​ definisce come “rischio” la possibilità di raggiungimento del livello potenziale di danno derivato da elementi nell’ambiente lavorativo.

La valutazione di rischio acustico da parte del ​ medico del lavoro ​ deve necessariamente tenere presente strumenti quali l’audiometria tonale, ossia la misurazione della capacità uditiva mediante toni puri.

L’esame audiometrico eseguito dal ​ medico del lavoro ​ ha come obiettivo la rilevazione della soglia uditiva del paziente: il ​ medico del lavoro ​ riesce così a capire quale sia l’intensità sonora minima che, ad una determinata frequenza di suono, possa suscitare in una sensazione uditiva. Una volta stabilita la soglia di stimolo, il ​ medico del lavoro ​ può procedere ad una valutazione precisa e scientifica dei fattori di rischio.

Traumi acustici: medicina del lavoro e legislazione

Da un punto di vista legislativo, il ​ medico del lavoro ​ deve inoltre saper distinguere tra i concetti di “rischio” e “pericolo”: nel primo caso si parla infatti di una possibilità che l’evento si verifichi, nel secondo caso si parla invece di certezza.

Il ​ medico del lavoro ​ deve inoltre tener conto delle linee guida ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro) secondo cui il rumore in ambito lavorativo non è solo causa di trauma acustico, ma va inquadrato come un agente fisico che può causare un aumento concreto degli altri rischi presenti sul luogo di lavoro, ad esempio rendendo più difficile sentire gli eventuali segnali d’allarme.
Ovviamente, l’attività di prevenzione eseguito dal ​ medico del lavoro ​ protegge il soggetto anche dagli effetti nella vita quotidiana.

Compito del ​ medico del lavoro ​ è quindi prevenire i traumi acustici e le cause di ipoacusia, rilevando i rischi all’interno dell’ambiente lavorativo, facendo uso degli strumenti e dei criteri di valutazione ben definiti.

 

Fonte: Ipoacusia professionale: il contributo dello specialista otorinolaringoiatra.
Spunti teorici e operativi

di Vittorio dott. Emiliani

http://www.anma.it/wp-content/uploads/2013/02/Interno-4-2013.pdf

Altri compiti del medico del lavoro

Recentemente abbiamo pubblicato un articolo intitolato medico del lavoro e medico competente, cosa fa questa figura?

L’articolo introduce le attività, i compiti e le responsabilità del medico del lavoro (o medico competente)

In questo articolo approfondiamo il precedente aggiungendo altre mansioni del medico del lavoro.

 

Informazione e formazione

Il medico competente fornisce informazione ai lavoratori ed al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza sul significato degli accertamenti sanitari.

Informa ciascun lavoratore sui risultati dei propri accertamenti sanitari e fornisce a richiesta copia di tali accertamenti.

Comunica per iscritto nelle riunioni periodiche di prevenzione e protezione i risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitaria e ne illustra il significato.

Il medico competente collabora all’attività di informazione e formazione suoi rischi presenti in azienda.

 

Il medico del lavoro collabora all’organizzazione del primo soccorso in azienda

 

Programmi volontari di “promozione alla salute”

Il medico competente collabora all’attuazione ed alla valorizzazione di programmi volontari di “promozione della salute”, secondo i principi della responsabilità sociale.

Questa novità-introdotta dal DLGS 81/08 – tende a trasformare la sorveglianza sanitaria in azienda in una occasione di prevenzione a tutto campo che affronta anche tematiche legate agli stili di vita, secondo un’idea che non vi può essere prevenzione sul lavoro e sicurezza se non all’interno di una sicurezza globale e prevenzione di tutti i fattori di rischio lavoratavi ed extralavorativi.

Per maggiori informazioni sui servizi del dott. Bastianello visitate la home page.

 

Medico del lavoro e medico competente, cosa fa questa figura?

Attraverso il DLGS 81/08, la legge prevede che le aziende che espongono i propri dipendenti e personale lavorativo a rischio sono tenute ad adottare la sorveglianza sanitaria.

Il DLGS 81/08 ha voluto affidare al medico competente una duplice funzione: da un lato una di natura preventiva e dall’altra una di natura collaborativa che consiste nella partecipazione attiva alla valutazione dei rischi in azienda, avendo il legislatore richiesto al datore di lavoro di indicare il nominativo del medico competente nel documento di valutazione dei rischi.

 

Titoli e requisiti del medico competente

Il medico comptetente è un medico specializzato in medicina del lavoro o in medicina preventiva de lavoratori ed è iscritto all’albo nazionale dei medici competenti.

I suoi ruoli sono i seguenti:

 

Valutazione e prevenzione dei rischi

Il medico competente collabora alla valutazione dei rischi ed alla predisposizione delle misure di prevenzione.

Visita gli ambienti di lavoro, partecipa alla predisposizione dei programmi di controllo e dell’esposizione. Partecipa alla riunione di prevenzione e protezione.

Elenco dei medici competenti

Elenco nazionale dei medici competenti presso il Ministero della Salute

Indicazioni e linee guida per l’utilizzo dell’Elenco nazionale dei medici competenti messo a disposizione dal Ministero della Salute.

L’elenco dei medici del lavoro è un documento realizzato e aggiornato dal Ministero della salute nel rispetto del D.M. 4 marzo 2009 e viene conservato presso l’Ufficio II della Direzione Generale della prevenzione del Ministero della salute. Secondo la Legge in vigore, tutti i medici che svolgono l’attività di medico competente devono produrre un documento in cui certificano di essere in possesso di tutti i titoli ed i requisiti richiesti per lo svolgimento di tale attività. Allo stesso modo, l’elenco dei medici competenti deve contenere tutte le (eventuali) variazioni successive a titoli e requisiti forniti, sempre tramite autocertificazione, dai medici stessi.

 

Elenco dei medici competenti: norme e sanzioni

In caso di mancata comunicazione delle suddette variazioni all’elenco dei medici competenti, il Ministero della salute può intervenire con la cancellazione dei requisiti e con la conseguente cessazione forzata dell’attività del medico, che viene cancellato dall’elenco.

È inoltre importante ricordare che l’elenco dei medici competenti viene aggiornato periodicamente dal Ministero della salute, il quale effettua verifiche e controlli a campione con scadenze annuali allo scopo di rilevare eventuali mancanze. Inoltre, l’iscrizione all’elenco dei medici competenti non sostituisce in alcun modo il titolo abilitante all’esercizio dell’attività del medico del lavoro.

 

Elenco medici competenti: valide alternative

Lo scopo dell’elenco dei medici competenti è fornire alle aziende indicazioni precise sui medici del lavoro in possesso dei requisiti e disponibili nella zona indicata. Tuttavia, non è l’unico strumento in grado di fornire questo servizio: il web mette infatti a disposizione alcune piattaforme web che hanno come scopo la creazione di una rete di medici competenti di professionalità comprovata che operino sia a livello locale che in grandi progetti a livello centralizzato.

Altro obiettivo di tali strumenti digitali è la promozione dei medici del lavoro nelle rispettive zone di attività, permettendo di raggiungere un più ampio numero di persone e clienti più qualificati. Uno dei siti che consiglio in quest’ambito è Medici del Lavoro.NET

Infine, queste piattaforme offrono il vantaggio di tutelare il medico competente nei confronti del clienti, attivando una serie di servizi paralleli che facilitano notevolmente il lavoro dei professionisti coinvolti.

Nomina medico competente: linee guida

La nomina del medico competente è sempre obbligatoria? Vediamo nel dettaglio cosa prevede la normativa vigente.

Nomina del medico competente: indicazioni e linee guida per il Datore di lavoro circa la normativa vigente. Quando la nomina è obbligatoria?

 

La nomina del medico competente in azienda è determinata dalla Legge: il Datore di lavoro deve quindi fare riferimento alla normativa vigente e valutare se per l’azienda in questione sia necessaria la nomina.

Si definisce nomina del medico competente quel procedimento giuridico che assegna ad un dato soggetto il ruolo di medico competente per una realtà aziendale specifica. La nomina del medico competente richiede che quest’ultimo sia in possesso di tutti i requisiti di legge, ovvero quelli previsti dall’art. 38 del D.lgs 81/2008 e s.m.i.:

  • iscrizione nell’elenco dei medici competenti istituito presso il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali;
  • specializzazione certificata in medicina del lavoro, in medicina preventiva o in psicotecnica;
  • docenza in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica o in tossicologia industriale o in igiene industriale o in fisiologia o igiene del lavoro o in clinica del lavoro;
  • autorizzazione secondo quanto stabilito dall’art. 55 del D.Lgs 15.08.1991 n. 277;
  • specializzazione in igiene e medicina preventiva o in medicina legale;

 

Nomina medico competente: modalità

La nomina del medico competente di un’azienda può essere fatta da un dirigente, dal Datore di lavoro stesso o dal titolare di un obbligo giuridico originario e/o sulla base di un incarico aziendale.

Ai fini delle responsabilità del medico competente, la nomina comporta degli obblighi definiti sempre dalla normativa. In sostanza, dopo la nomina il medico competente diventa parte integrante e punto di riferimento del sistema di prevenzione aziendale. Le sue responsabilità includono:

  • conoscenza dettagliata della struttura dell’organico aziendale, dei ruoli e degli obblighi dei vari soggetti coinvolti nella sicurezza aziendale;
  • conoscere nel dettaglio della normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro;
  • attivazione degli adempimenti richiesti dalla normativa.

 

L’obiettivo della nomina del medico del lavoro è mettere in sicurezza i lavoratori dai pericoli insiti nell’ambiente nel contesto lavorativo. Il medico competente nominato ha pertanto l’obbligo di mantenere gli standard di sicurezza previsti dalla Legge.

 

Nomina medico competente: quanto è obbligatoria

Secondo la normativa, la nomina del medico competente è obbligatoria in tutti i casi in cui i lavoratori siano esposti ai seguenti fattori di rischio: chimico, rumore, vibrazioni, movimentazione manuale carichi, esposizione ad amianto, piombo, agenti pericolosi, utilizzo prolungato di videoterminali, attività lavorative in orari notturni.

A seguito della nomina, il medico competente deve valutare singolarmente ogni rischio presente sul luogo di lavoro secondo parametri di gravità del rischio, l’intensità e il tempo durante il quale il lavoratore è sottoposto a esso.

Medico competente obbligatorio: quando la nomina è necessaria

Medico competente obbligatorio: in quali casi l’azienda deve rivolgersi ad un medico del lavoro

Medico competente obbligatorio: quando, come e perché. La nomina del medico competente all’interno di un contesto aziendale è regolata dal Decreto Legislativo 81/08: in sostanza, viene stabilito che il medico competente è obbligatorio in tutte le situazioni in cui i lavoratori operano in condizioni che includono rischi di tipo chimico, a rumori, vibrazioni, a movimentazione manuale carichi, all’esposizione di amianto, piombo e altri agenti pericolosi, eccetera.

Il Decreto Legislativo include tra le situazioni di rischio anche l’utilizzo del videoterminale: è richiesto un medico competente obbligatorio anche quando i lavoratori si trovino a utilizzare la postazione videoterminale per più di venti ore alla settimana o in orari notturni.

 

Medico competente obbligatorio: il ruolo nell’azienda

All’interno di determinate tipologie di azienda il medico competente è obbligatorio in quanto è referente principale della sicurezza: suo è il compito, in collaborazione con il Datore di lavoro e/o con gli altri delegati alla sicurezza con l’obiettivo di rilevare tutti i fattori di rischio e attivare tutte le misure necessarie alla sorveglianza sanitaria, nel rispetto delle normative vigenti.

 

Sempre in accordo delle Leggi, il medico competente, obbligatorio o meno, deve comunque essere in possesso di tutti i requisiti previsti dall’Art. 38 del D.Lgs 81/08. Il Datore di lavoro è inoltre tenuto a mettere a disposizione del medico del lavoro tutte le informazioni relative alla natura dei rischi sul luogo di lavoro, la programmazione e la messa in atto di misure preventive e protettive, la descrizione degli impianti e dei processi produttivi, i dati raccolti relativi agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali, e i provvedimenti adottati dagli organi di vigilanza prima dell’arrivo del medico competente. In conclusione, per il medico competente è obbligatorio mettersi al corrente con le caratteristiche del posto di lavoro e le attività svolte dall’azienda,

 

Medico competente obbligatorio: strumenti per la sicurezza

Una volta completata la procedura di nomina da parte del Datore di lavoro, per il medico competente è obbligatorio iniziare e aggiornare una cartella sanitaria e di rischio per ognuno dei lavoratori dell’azienda che rientrano nel programma di sorveglianza sanitaria. La cartella sanitaria deve riportare i risultati di tutte le varie visite mediche a cui il lavoratore è sottoposto: visite preventive, periodiche, su richiesta del lavoratore, in occasione del cambio della mansione e alla conclusione del rapporto di lavoro.

 

Sulla base degli esiti ottenuti, il medico competente può formulare un giudizio sull’idoneità del lavoratore, che può essere idoneo, parzialmente idoneo o inidoneo.

È obbligatorio, per il medico competente, fornire al lavoratore tutte le informazioni circa i risultati di tali visite: l’idoneità del lavoratore viene comunicata durante riunioni periodiche e in forma anonima.

(Fonte: http://www.ilmedicocompetente.com/nomina.html )

Obblighi del medico del lavoro: guida pratica

Obblighi del medico del lavoro: guida alle responsabilità e alle mansioni pratiche previste dalla normativa vigente.

Quali sono gli obblighi del medico del lavoro? Quali sono, nel concreto, le attività di cui il medico è responsabile? Cosa dice ad oggi la legislazione relativa?

Gli obblighi del medico del lavoro sono stabiliti con precisione dall’Articolo 25 del Decreto Legislativo 81/08, punto di partenza di tutti i cambiamenti che hanno reso la professione del medico competente ciò che è oggi.

 

Oltre a definire nella pratica gli obblighi del medico del lavoro, il Decreto impone che il medico non sia dipendente di strutture pubbliche: il medico del lavoro deve quindi essere un professionista specializzato con competenze specifiche.

Allo stesso modo, nel decreto vengono specificati i contesti aziendali in cui è obbligatorio affidarsi a un medico del lavoro.

 

Obblighi del medico del lavoro: elenco delle mansioni

Di seguito proponiamo un elenco semplificato degli obblighi del medico del lavoro e delle attività all’interno delle aziende.

  • Il medico del lavoro è tenuto a collaborare con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi e, quando sia richiesto, della programmazione della sorveglianza sanitaria. Il medico del lavoro deve porre in atto le misure per la tutela della salute psico-fisica dei lavoratori e curare la formazione degli stesso, organizzando corsi di primo soccorso. Rientra negli obblighi del medico del lavoro la valorizzazione di programmi mirati alla “promozione della salute”.
  • Il medico deve programmare e organizzare la sorveglianza sanitaria secondo quanto stabilito dai protocolli definiti dai rischi specifici; deve inoltre tenere in considerazione gli indirizzi scientifici più recenti.
  • Per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria, il medico del lavoro è tenuto a creare e aggiornare una cartella sanitaria di rischio. Per le aziende con più di quindici dipendente, il medico del lavoro deve concordare con i dirigenti un luogo di custodia.
  • Al momento della cessazione dell’incarico, il medico competente deve consegnare al datore di lavoro tutta la documentazione sanitaria raccolta, sempre nel rispetto del segreto professionale.
  • Al momento della cessazione del rapporto di lavoro, il medico consegna al lavoratore della relativa documentazione sanitaria.
  • Gli obblighi del medico del lavoro includono l’invio all’ISPESL delle cartelle sanitarie e di rischio nei casi previsti dal presente decreto legislativo, sempre nel momento della cessazione del rapporto di lavoro.
  • Il medico competente deve fornire informazioni ai lavoratori circa i dettagli della sorveglianza sanitaria da lui attivata; nel caso l’ambiente di lavoro includa l’esposizione ad agenti con effetti a lungo termine, il lavoratore deve essere informato sulla necessità di sottoporsi ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione della attività che comporta l’esposizione a tali agenti.
  • La presenza sul luogo di lavoro è uno dei principali obblighi del medico del lavoro: le visite devono essere effettuate almeno una volta all’anno o con frequenza maggiore, in base a quanto previsto dal documento di valutazione dei rischi.

 

Negli obblighi del medico del lavoro rientra infine la programmazione del controllo dell’esposizione dei lavoratori. I risultati dell’esposizione devono essere forniti rapidamente al medico del lavoro, che potrà così procedere alla valutazione del rischio.

 

(Fonte: http://medicidellavoro.net)

Compiti del medico competente

Compiti del medico competente: ruoli e obblighi nell’azienda
I compiti del medico competente: linee guida

 

compiti del medico del lavoro

compiti del medico del lavoro

Quali sono i compiti del medico competente?

Qual è il suo ruolo all’interno dell’ambiente di lavoro?

Come si deve rapportare con i dirigenti e il personale dell’azienda?

In questo articolo cerchiamo di dare una risposta a queste domande e fornire delle importanti indicazioni su come si declina oggi il lavoro del medico competente.

 

Quello della sicurezza sul posto di lavoro è un argomento che, in anni recenti, ha ricevuto molta attenzione: da ciò sono nate diverse figure con diverse responsabilità all’interno dell’azienda. L’obiettivo finale rimane uno solo: il mantenimento della sicurezza sul luogo di lavoro e la prevenzione dei rischi. Tra le figure più importanti c’è quella del medico competente, i cui compiti sono determinati in primis dalla normativa vigente.

 

I compiti del medico competente: cosa prevede la normativa vigente

Solo in tempi recenti si è iniziato a parlare di medico competente: prima esisteva il “medico di Fabbrica”, mentre poco tempo fa si parlava di “medico del lavoro” (espressione ancora molto diffusa). La differenza ben più importante riguarda i compiti del medico competente: se prima il suo ruolo era limitato alla valutazione sanitaria del lavoratore, oggi è una delle figure chiavi dell’intero sistema di sicurezza aziendale.

Il ruolo e le responsabilità del medico competente all’interno dell’azienda sono regolamentato dal decreto legislativo 81/2008. Tale decreto impone anzitutto che il medico competente non possa essere dipendente di strutture pubbliche: deve trattarsi di un professionista specializzato, cono conoscenza teoriche e tecniche peculiari. Il decreto fornisce inoltre indicazioni precise circa i contesti aziendali in cui è obbligatorio nominare un medico competente.

 

I compiti del medico competente: responsabilità e mansioni

Di seguito proponiamo un breve compendio ai compiti del medico competente.

  • Valutazione dei rischi. In collaborazione con il datore di lavoro, il medico competente deve redigere uno studio dettagliato dei rischi per la salute dei lavoratori. Il documento di valutazione dei rischi è fondamentale: su di esso si basano infatti tutte le misure di prevenzione e la formazione per la sicurezza ai lavoratori.
  • Cartella sanitaria del lavoratore. Tra i compiti del medico competente c’è la redazione e l’aggiornamento della cartella sanitaria e di rischio di ogni singolo lavoratore presente nell’azienda. Tale cartelle è coperta da segreto professionale e viene custodita in un luogo concordato con il medico competente.
  • Formazione alla sicurezza. Il medico competente deve fornire ai lavoratori informazioni sulle ragioni della sorveglianza sanitaria, sull’eventuale necessità di sottoporsi ad accertamenti sanitari. Deve inoltre coordinarsi con i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
  • Sopralluoghi sul posto di lavoro. Nei compiti del medico competente rientrano le visite degli ambienti di lavoro almeno una volta all’anno (o con frequenza maggiore, a seconda di quanto stabilità dal documento di valutazione dei rischi).
  • Sorveglianza sanitaria. Il medico competente deve effettuare la sorveglianza sanitaria nel rispetto dei rischi evidenziato dal documento di valutazione e della normativa vigente. La sorveglianza sanitaria include le visite mediche preventive e quelle periodiche, per verificare lo stato del salute del lavoratore e rilevare eventuali ostacoli allo svolgimento delle mansioni assegnate.

Nomina Medico Competente

Nomina Medico competente come e quando avviene

Nomina Medico Competente: quando la nomina è necessaria, cosa prevede la normativa vigente e quali sono gli obblighi del dottore incaricato.

nomina medico competente

nomina medico competente

La nomina di un medico competente è sostanzialmente un procedimento giuridico per la quale si attribuisce ad un soggetto il ruolo, appunto, di medico competente di un’azienda, a patto che questi si dimostri in possesso dei requisiti professionali richiesti dalla legge.

Il medico competente di un’azienda può essere nominato da un dirigente, dal datore di lavoro stesso o comunque dal titolare di un obbligo giuridico originario e/o sulla base di un incarico aziendale.

 

Cosa significa la nomina per il medico competente?

Per il medico competente, la nomina all’interno di un contesto aziendale prevede una serie di obblighi e responsabilità ben precisi. Il medico competente diventa parte integrante e punto di riferimento del sistema di prevenzione aziendale ed è suo compito:

  • conoscere nel dettaglio la struttura dell’organico aziendale, in particolare la rete di ruoli e obblighi dei vari soggetti;
  • conoscere nel dettaglio gli obblighi previsti dalla legge;
  • attuare gli adempimenti richiesti dalla legge secondo le modalità richieste ad un professionista.

 

Scopo ultimo del medico competente è proteggere le persone dai pericoli presenti nell’ambiente lavorativo. Spesso nei contesti aziendali le routine riguardanti il mantenimento degli standard di sicurezza vengono sacrificate alla necessità di smaltire in fretta la burocrazia relativa e di raggiungere gli obiettivi di profitto: il ruolo del medico competente è supervisionare che gli obblighi previsti dalla legge in ambito di sicurezza sul lavoro vengano sempre rispettati.

 

Quando la nomina del medico non è obbligatoria?

In alcuni casi, la nomina del medico competente non è obbligatoria.

La nomina è infatti necessaria solo nei casi in cui i lavoratori siano esposti a rischi chimico, di rumori, vibrazioni, movimentazione manuale carichi, esposizione ad amianto, piombo o agenti pericolosi. Allo stesso modo, il medico competente è necessario qualora vi siano presenti lavoratori videoterminalisti e di lavoratori in orari notturni.

Ogni rischi presente sul luogo di lavoro deve inoltre essere valutato singolarmente dal medico competente secondo parametri di gravità del rischio, intensità e tempo durante il quale il lavoratore è sottoposto a esso.

 

La presenza di un medico competente nominato all’interno dell’azienda è quindi richiesta spesso ma non sempre.

 

Medico Competente e malattia professionale

Medico del lavoro: sorveglianza sanitaria e malattie professionali

sorveglianza-sanitariaIl medico del lavoro tra infortuni lavorativi e malattie professionali: proponiamo un riepilogo dei cambiamenti dell’ultimo ventennio nella normativa in materia di salute e sicurezza, con qualche interessante spunto per il futuro.

Uno degli aspetti più importanti (e difficili) nel lavoro del medico competente è l’aggiornamento. Nel caso della sorveglianza sanitaria, l’aggiornamento è reso più arduo da una normativa che in due decenni è stata sottoposta a ben tre cambiamenti; nel 1994, nel 1996 e nel 2008. L’ottobre scorso si è tenuto a Milano il convegno “A 20 anni dalla 626/1994: quali risultati possiamo valutare?”: tra gli argomenti trattati ci sono state le trasformazioni subite dalla legge che regola la responsabilità delle imprese e, più in generale, il sistema che regola la prevenzione dei rischi lavorativi.

Le tendenze degli ultimi 20 anni
Il convegno di Milano, introdotto da un intervento di Claudio Calabresi, ha messo in evidenza alcuni punti che interessano professionisti della sicurezza e medici del lavoro in generale: negli ultimi anni l’andamento degli infortuni è diminuito, mentre il tasso di malattie professionali è aumentato, in particolare le patologie osteo-artro-muscolo-tendinee.

Al convegno è stato poi posto l’accento sull’importanza di non limitarsi a considerare infortuni e malattie. La sorveglianza sanitaria del medico del lavoro deve considerare anche patologie e situazioni psico-fisiche che pur non essendo tipicamente di origine lavorativa possono avere effetti sulla qualità della vita dei lavoratori.

Previsioni per il futuro
La normativa che regola sorveglianza sanitaria e malattie professionali è, come detto, fluida e in continua evoluzione. Già in questi anni si stanno mettendo in modo cambiamenti che avranno importanti conseguenze in ambito sanitario. Parliamo della crescita della terziarizzazione e della progressiva diminuzione delle attività manifatturiere, della crescente frequenza con cui un gran numero di lavoratori cambiano attività e mansioni. Fenomeni sociali come precarizzazione, non-lavoro, disoccupazione alternata a lavori instabili sono destinati a cambiare profondamente il lavoro del medico competente e l’intero sistema della sorveglianza sanitaria sul luogo di lavoro.

Questi cambiamenti riguarderanno distribuzione e tipologia degli infortuni e, soprattutto, le patologie professionali: il medico del lavoro dovrà far fronte ad una progressiva scomparsa degli schemi tradizionali.

In conclusione
Il convegno ha cercato di arrivare ad alcuni punti fermi.
Per affrontare al meglio le malattie professionali, il medico del lavoro deve guardare oltre il nesso individuale di causalità e valutare il “disease burden”, l’impatto di un problema di salute sul lavoratore che può essere determinato da vari fattori.
Nell’attesa che anche la normativa si aggiorni in questo senso il medico del lavoro deve comunque “far buon uso degli strumenti basati sul computo dei casi di malattie per le quali sia stata individuata una causa lavorativa e che sono ormai disponibili per la programmazione e la valutazione del lavoro di prevenzione”.
(FONTE: http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/tipologie-di-contenuto-C-6/sorveglianza-sanitaria-malattie-professionali-C-60/le-conseguenze-della-normativa-sulle-malattie-professionali-AR-15393/)