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Medico Competente e malattia professionale

Medico del lavoro: sorveglianza sanitaria e malattie professionali

sorveglianza-sanitariaIl medico del lavoro tra infortuni lavorativi e malattie professionali: proponiamo un riepilogo dei cambiamenti dell’ultimo ventennio nella normativa in materia di salute e sicurezza, con qualche interessante spunto per il futuro.

Uno degli aspetti più importanti (e difficili) nel lavoro del medico competente è l’aggiornamento. Nel caso della sorveglianza sanitaria, l’aggiornamento è reso più arduo da una normativa che in due decenni è stata sottoposta a ben tre cambiamenti; nel 1994, nel 1996 e nel 2008. L’ottobre scorso si è tenuto a Milano il convegno “A 20 anni dalla 626/1994: quali risultati possiamo valutare?”: tra gli argomenti trattati ci sono state le trasformazioni subite dalla legge che regola la responsabilità delle imprese e, più in generale, il sistema che regola la prevenzione dei rischi lavorativi.

Le tendenze degli ultimi 20 anni
Il convegno di Milano, introdotto da un intervento di Claudio Calabresi, ha messo in evidenza alcuni punti che interessano professionisti della sicurezza e medici del lavoro in generale: negli ultimi anni l’andamento degli infortuni è diminuito, mentre il tasso di malattie professionali è aumentato, in particolare le patologie osteo-artro-muscolo-tendinee.

Al convegno è stato poi posto l’accento sull’importanza di non limitarsi a considerare infortuni e malattie. La sorveglianza sanitaria del medico del lavoro deve considerare anche patologie e situazioni psico-fisiche che pur non essendo tipicamente di origine lavorativa possono avere effetti sulla qualità della vita dei lavoratori.

Previsioni per il futuro
La normativa che regola sorveglianza sanitaria e malattie professionali è, come detto, fluida e in continua evoluzione. Già in questi anni si stanno mettendo in modo cambiamenti che avranno importanti conseguenze in ambito sanitario. Parliamo della crescita della terziarizzazione e della progressiva diminuzione delle attività manifatturiere, della crescente frequenza con cui un gran numero di lavoratori cambiano attività e mansioni. Fenomeni sociali come precarizzazione, non-lavoro, disoccupazione alternata a lavori instabili sono destinati a cambiare profondamente il lavoro del medico competente e l’intero sistema della sorveglianza sanitaria sul luogo di lavoro.

Questi cambiamenti riguarderanno distribuzione e tipologia degli infortuni e, soprattutto, le patologie professionali: il medico del lavoro dovrà far fronte ad una progressiva scomparsa degli schemi tradizionali.

In conclusione
Il convegno ha cercato di arrivare ad alcuni punti fermi.
Per affrontare al meglio le malattie professionali, il medico del lavoro deve guardare oltre il nesso individuale di causalità e valutare il “disease burden”, l’impatto di un problema di salute sul lavoratore che può essere determinato da vari fattori.
Nell’attesa che anche la normativa si aggiorni in questo senso il medico del lavoro deve comunque “far buon uso degli strumenti basati sul computo dei casi di malattie per le quali sia stata individuata una causa lavorativa e che sono ormai disponibili per la programmazione e la valutazione del lavoro di prevenzione”.
(FONTE: http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/tipologie-di-contenuto-C-6/sorveglianza-sanitaria-malattie-professionali-C-60/le-conseguenze-della-normativa-sulle-malattie-professionali-AR-15393/)

Premio Inail oscillazione per prevenzione

Prevenzione e tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: l’Inail premia con uno sconto

L’Inail premia con uno “sconto” denominato “oscillazione per prevenzione” (OT/24), le aziende, operative da almeno un biennio, che eseguono interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli minimi previsti dalla normativa in materia (decreto legislativo 81/2008 e successive modifiche e integrazioni).

Chi può beneficiare del premio Inail oscillazione per prevenzione?

Possono beneficiarne tutte le aziende che:

  • sono in possesso dei requisiti per il rilascio della regolarità contributiva ed assicurativa ed in regola con le disposizioni obbligatorie in materia di prevenzione infortuni e di igiene del lavoro
  • abbiano effettuato, nell’anno precedente a quello in cui chiede la riduzione, interventi di miglioramento nel campo della prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro.

Attraverso questo “sconto” si riduce il tasso di premio applicabile all’azienda, determinando un risparmio sul premio dovuto all’Inail.

In base al decreto ministeriale 3 dicembre 2010, che ha riscritto il testo dell’articolo 24 del decreto ministeriale del 12 dicembre 2000, la riduzione di tasso è riconosciuta in misura fissa, in relazione al numero dei lavoratori-anno del periodo, come segue:

lavoratori-anno         riduzione

fino a 10                          30%
da 11 a 50                       23%
da 51 a 100                     18%
da 101 a 200                   15%
da 201 a 500                   12%
oltre 500                           7%

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